A volte a guardare bene i confini tra luce e ombra non sono così chiari. L’essere umano è capace di grandi opere e di trasformare il buio in luce. Pensa a Gesù, alla sua storia e al suo cuore…al di là degli aspetti più religiosi, resta una icona dell’amore collettivo che si espande inesorabile senza curarsi delle bassezze dell’uomo. Pensa ai premi Nobel Nadia Murad e Denis Mukwege…Entrambi hanno dato il loro contributo al mondo. Pensa quante cose meravigliose sono riusciti a realizzare. Quanta luce è nata in quei luoghi di oscurità che hanno sperimentato.
A volte quel luogo è un luogo dentro di noi. Puoi scegliere se spegnere la tua luce e vivere di stenti nel tuo buio. Oppure puoi scegliere di non affezionarti a quel buio (perchè vi assicuro che accade) e avere il coraggio di accendere la tua Luce. Le prigioni peggiori sono quelle in cui ci chiudiamo noi stessi. A volte siamo così lontani dall’amore che non sappiamo che strada prendere, altre volte non ci rendiamo nemmeno conto che quella strada esiste.
Come dice Judith Orloff nel suo libro “La Seconda Vista”: “Il vero traguardo è quello di riuscire a scorgere la luce straordinaria che è ovunque. Provare un tale senso di amore anche solo per pochi minuti al giorno è come trovare il paradiso sulla terra. La sfida più ardua è la ricerca della luce sempre e ovunque, persino nelle peggiori ingiustizie e atrocità”.
A volte bisogna essere capaci di scorgere la bellezza dove nessuno riesce a scorgerla, nei nostri bui o nell’oscurità del mondo…e allora la vita sarà così bella e piena di amore da poterne sentire l’Infinità. E di fronte all’infinito, le piccolezze degli uomini sono solo rumore di fondo.